Ero pronto con gli ultimi articoli che vi avrebbero accompagnato fino all’estate quando mi è giunta la notizia che per motivi non dipendenti dalla nostra volontà questo mese sarebbe stato l’ultimo con Tiscali e di conseguenza ho cercato di mettere insieme i tre articoli,  con la speranza di esserci riuscito!

Vi anticipai a marzo che l’argomento di aprile sarebbe stato quello dei cantautori e di come le prime tv, ma soprattutto le radio, li avevano resi celebri ai giovani degli anni 70.

Ecco allora un giovane Vasco Rossi che assieme ai suoi amici, tra i quali il tredicenne Massimo Riva, fondarono nel settembre 1975 l’ormai famosa Punto Radio Zocca. Furono ispirati dall’amico Marco Gherardi, che mentre era militare a Milano ebbe modo di ascoltare la mitica Radio Milano International. L’idea era di far nascere una radio nell’Appennino tosco-emiliano, si procurarono quindi i dischi, cuffie, registratori, giradischi, e costruirono una rudimentale antenna…. anche se il  primo nucleo di Punto Radio cominciò a trasmettere non proprio da Zocca, ma da un paesino vicino, Montombraro, che aveva una posizione ottimale per coprire una vastissima zona dell’Emilia.

Già l’ Emilia… la Modena di Guccini, la Bologna di Dalla e di Claudio Lolli.

Chi di voi sa che Finardi scrisse  la canzone La Radio, un vero inno delle radio libere, perché era uno speaker di una radio milanese? È nata infatti andando a preparare la trasmissione che teneva tutte le notti a Radio Milano Centrale, Finardi è tornato a trasmettere in radio dallo scorso 7 ottobre sul circuito In Blu, da non perdere!

E poi dai locali Milanesi come il Derby o il Lanternin oppure  Nebbia Club e Club 64 partirono verso l’etere il Teatrocanzone di Gaber, la graffiante musica di Jannacci e le canzoni di Cochi e Renato.

Alberto Fortis dedicò a Milano un vero inno d’amore col brano, anch’esso molto passato nelle radio, “Milano e Vincenzo”. E il professor Vecchioni dove lo mettiamo?

Bruno Lauzi, giocando  ”in trasferta” fu invece uno degli ospiti più importanti delle prime trasmissioni di TeleBiella (vedi foto) in versione via cavo. E proprio nella Genova di Lauzi le prime radio passavano i brani dei “loro” cantautori come Bindi, Tenco, Paoli, le canzoni proibite di De Andrè e Jeshael successo Sanremese di Ivano Fossati con i Delirium.

Nella mia Chiavari  Radio Stereo Expert 96 organizzò nel 78 il concerto di Antonello Venditti che presentava l’album “ Sotto il segno dei pesci” appena uscito.

Nella Capitale oltre a Venditti spopolavano sull’etere De Gregori e Rino Gaetano ma anche Stefano Rosso e Paolo Pietrangeli che diventò poi regista del Costanzo Show!

Pino Daniele, che negli anni 70 si affacciava nel mondo della musica, era un gradito ospite di Radio Napoli City sui 101 Mhz emittente della sinistra che chiuse i battenti a metà del 1978. I Bennato, Edoardo ed Eugenio con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, erano altrettanto “suonati” nelle altre radio Napoletane.

In Sicilia la musica sperimentale, come gli album “ Fetus “ e “Pollution “, di Franco Battiato trovava spazio in programmi acculturati e più tardi con “L’ era del cinghiale bianco” diverrà invece ascoltato da una platea più ampia. Il consiglio musicale è solo uno ed è una canzone poco conosciuta di Edoardo Bennato… per vedere/ascoltare il brano cliccate sulla foto e come sempre buon ascolto.

Eccoci alla fine dell’articolo, come avrete letto è stata solo una rapida carrellata di nomi ma se vorrete alla ripresa del Bradipodiario continueremo il discorso.

Cosa dirvi se non arrivederci su queste frequenze…

Foto e Immagini di Tonino Di Bella e Giuseppe Rissone



One Response to “# libere frequenze”

  1.   Giuseppe Says:

    Eugenio Finardi è tornato in radiolo scorso ottobre, con un bellisismo programma, dal titolo La musica è ribelle cercate i podcast sul sito di https://www.radioinblu.it

Lascia un commento

Codice di sicurezza: